lunedì 21 novembre 2011

LA SPIAGGIA DOPO L'USO





La spiaggia dopo l’uso
D’estate, la spiaggia viene sottratta alla sua normale funzione di spazio pubblico e
alla fine della stagione viene lasciata disastrata e ferita .
La nostra spiaggia non è in buone condizioni e questo stato di sofferenza si manifesta in forme diverse a seconda delle stagioni dell’anno ma si può ricondurre ad una pessima idea di
fondo, all’idea che la spiaggia non sia un bene comune ma un bene esclusivamente economico dal quale trarre profitto.
Adesso che le la stagione balneare è finita e sono arrivate le piogge, sono apertamente visibili gli effetti perversi di questa scelta: infatti la spiaggia è ora segnata da solchi ampi e profondi in
corrispondenza di tutti gli ingressi degli “stabilimenti balneari”, scivoli in cemento, gradini in tufo, piattaforme fisse, tutti elementi che convogliano l’acqua piovana e trasformano gli accessi alla spiaggia in canali di scolo. Questi solchi, arrivano al lago carichi di detriti e di acqua
e si trasformano, normalmente, in pozze stagnanti e putride.
A queste modalità di gestione, già di per sé produttrice di danni di vario genere, sono stati
affiancati anche errori progettuali, connessi al percorso pavimentato interno
e al marciapiede che costeggia la linea balneabile; un nastro continuo in cemento che impedisce alle piogge di defluire naturalmente e costringe la massa d’acqua a trovare forzati punti di sfogo negli attraversamenti e nelle tubazioni sottostanti, piccole cloache che scavano e depositano melma e detriti lungo tutto l’arenile.
Da tutto ciò consegue un danno ambientale generale e permanente, con un territorio, originariamente di pregio, aggredito, frantumato e reso residuale.
Il punto di vista andrebbe rovesciato. La spiaggia ed il suo limite naturale andrebbero riportati
alla loro funzione originaria di bene comune. La strada andrebbe resa pedonale e ciclabile, gli eventuali ” stabilimenti balneari estivi”, definiti e localizzati con scelte condivise dalla cittadinanza, dovrebbero svolgere la funzione di presidi per il mantenimento della buona salute dell’arenile nel suo insieme, curandoinoltre la qualità dell’accoglienza e l’ educazione ambientale per un’ utenza attenta e responsabile.
In questo modo, la spiaggia ed il lago ritrovano la loro specificità e la bellezza dei luoghi potrebbe riprendere il giusto spazio così da consentire una forma d’uso diversa, rispettosa e di migliore qualità .







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